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L’irrigazione multifunzionale: una risposta ai cambiamenti climatici per la viticoltura

L’irrigazione multifunzionale: una risposta ai cambiamenti climatici per la viticoltura

Un rapido sguardo alla viticoltura lombarda ci restituisce un settore in piena crescita (+16% di produzione nel periodo 2006 – 2016), orientato sulla produzione di vini bianchi, che nel 2016 hanno effettuato uno storico sorpasso sui rossi, e sempre più legato a produzioni di qualità (circa il 90% delle produzioni afferisce a DOC o IGT, dati 2016). Da qui la crescente necessità per i viticoltori di avere a disposizione strumenti che permettano di mantenere le rese e la qualità delle uve costanti nel tempo ed il più possibile indipendenti dagli effetti della crescente variabilità dei fenomeni metereologici. Sono infatti ancora nitidi i ricordi degli eventi estremi che hanno colpito la viticoltura lombarda nel recente passato. Due su tutti: la gelata della notte tra il 19 e il 20 aprile 2017, costata il 30% della produzione regionale, e le frequenti quanto intense ondate di calore dell’estate 2012, che si sono portate via il 20% della produzione spumantistica di Franciacorta e Oltrepò pavese.

D’altro canto, le premesse per il futuro non sono migliori, con i cambiamenti climatici che potrebbero aumentare la frequenza di questi fenomeni metereologici estremi. Alla luce di quanto detto, l’irrigazione è destinata ad assumere un ruolo sempre più importante, candidandosi a diventare un indispensabile strumento di resilienza. In questo senso, la recente apertura del mondo vitivinicolo al suo utilizzo, permesso ormai in molti disciplinari delle DOC e DOCG italiane, offre diverse opportunità. Tra queste, particolarmente interessante ma ancora poco esplorata sotto il profilo della ricerca è l’irrigazione multifunzionale. Un approccio che prevede di utilizzare tecniche di irrigazione di precisione che consentano un controllo mirato dello stato dell’acqua nel suolo, mantenendolo nelle condizioni più adeguate per facilitare la pianta nella messa in atto dei processi fisiologici che consentono di contrastare in modo efficace lo stress termico. A questo si aggiunge la possibilità di intervenire, sempre attraverso opportune tecniche di irrigazione, sul controllo del contenuto di umidità dell’aria nella fascia occupata dalla vegetazione, in modo da incrementarlo in occasione delle ondate di calore e favorire così l’assorbimento di calore per evaporazione, inducendo una riduzione locale della temperatura.

L’efficace utilizzo dell’irrigazione non può però prescindere dalla consapevolezza che la risorsa acqua è destinata a divenire sempre più scarsa e contesa tra i diversi settori, civile, industriale ed agricolo. E’ quindi necessario adottare un approccio razionale, che permetta di ottimizzarne l’uso, per evitare eccessi che possano danneggiare sia la qualità che la sostenibilità delle produzioni.

Pubblicata il: 04/12/2019
Il progetto ADAM (ADAttamento della viticoltura al cambio climatico: studio del contributo dell’irrigazione Multifunzionale) esplorare le potenzialità della gestione multifunzionale dell’irrigazione in vigneto, confrontando le capacità di diversi sistemi irrigui per la minimizzazione degli effetti negativi provocati da eventi meteorologici estremi, come gli stress estivi idrici e termico-radiativi e le gelate primaverili. ADAM è un progetto realizzato dal Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali (DISAA) dell’Università degli Studi di Milano. Il progetto è cofinanziato da Regione Lombardia (bando per il finanziamento di progetti di ricerca in campo agricolo e forestale, dds 28 marzo 2018 n. 4403).

Regione Lombardia - Dipartimento DISAA - Università di Milano

Contatti: info@adam-disaa.eu
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