Durante la stagione 2020 sono stati svolti diversi test per raccogliere elementi utili a definire un protocollo di gestione per l’irrigazione climatizzante.In primavera alcuni interventi climatizzanti eseguiti tramite mini-sprinkler sono stati effettuati per proteggere la pianta dai danni causati dalle gelate notturne, che si sono verificate tra fine marzo e inizio aprile (vedi post gelate notturne 2020).
In estate, invece, lo scopo dell’irrigazione climatizzante è stata quella di contrastare gli effetti potenzialmente dannosi delle ondate di calore. Da una ricerca bibliografica riguardo i valori di temperatura che determinano l’insorgenza di stress termico per la vite (vedi post bibliografia), è emerso che si assestano intorno ai 35°C. Anche riguardo alle temperature, la stagione agraria 2020 non è stata particolarmente severa e si è scelto quindi di adottare una soglia di 33°C, in modo da avere una casistica più ampia di eventi di attivazione dell’irrigazione climatizzante.
Nella prima fase della stagione, la gestione degli interventi è stata effettuata manualmente, programmandola sulla base di previsioni meteorologiche e sull’osservazione in tempo reale degli andamenti della temperatura in campo. Seguendo questa procedura è stato eseguito un primo intervento a metà luglio, nel quale i nebulizzatori sono rimasti attivi per 4 ore, con una riduzione di temperatura di circa 4°C rispetto alle tesi non climatizzate.
Da fine luglio il sistema di attivazione è stato automatizzato secondo un protocollo che prevede:
Seguendo quest’ultima modalità sono stati eseguiti interventi climatizzanti durante dieci giorni nei mesi di luglio e agosto, con durata variabile a seconda delle temperature misurate. Rispetto all’attivazione manuale, il funzionamento automatico è stato intermittente durante la giornata, consentendo un minor consumo di acqua. Si è, quindi, osservato un andamento oscillatorio della temperatura, dovuto al susseguirsi di attivazioni e disattivazioni degli irrigatori. Un esempio significativo è stato quello del 1 Agosto, l’unico giorno della stagione in cui è stata superata la temperatura di 35°C provocando l’attivazione dell’impianto per cinque intervalli orari, con pause intermedie variabili tra 10 e 90 minuti. Rispetto alle tesi non climatizzate, la riduzione delle temperature osservata è stata tra i 2 e i 3°C nei diversi interventi, mantenendo la traiettoria al di sotto del valore soglia di 33°C (linea rossa nella prima immagine).
Contestualmente abbiamo sperimentato l’applicazione di interventi irrigui a goccia notturni. È stato ipotizzato infatti che la pianta possa fronteggiare lo stress termico in maniera più efficace se dotata di una scorta idrica facilmente accessibile. Sulla base delle previsioni meteo a 5 giorni, sono stati eseguiti due interventi a goccia notturne (22 e 31 Luglio) a tampone delle ondate di calore particolarmente intense previste per le giornate successive. La validità di questa ipotesi andrà verificata alla luce dei risultati sulle condizioni fisiologiche della pianta durante le ondate di calore.
Nella seconda immagine è riportato un riepilogo degli andamenti di temperatura, delle precipitazioni e di tutti gli interventi climatizzanti realizzati durante la stagione irrigua 2020.