Stagione 2020: primi risultati sulle uve.
L’irrigazione climatizzante con nebulizzazione sovrachioma è stata attivata tre volte nel corso della stagione. In media, valutando complessivamente gli interventi effettuati, la nebulizzazione ha permesso di diminuire di 3°C la temperatura dell’aria (da 33,7°C a 30,7°C) e di 5°C quella dell’acino (da 37,3°C a 32,5°C) rispetto al controllo non irriguo. Come lo scorso anno, l’irrigazione climatizzante sembra portare inoltre ad un ritardo nella maturazione tecnologica delle uve che alla vendemmia sono caratterizzate da una maggiore acidità titolabile rispetto alla tesi non irrigua. In particolare, le concentrazioni di acido malico (mg/ml) sono risultate maggiori nella tesi con irrigazione climatizzante lungo tutto il decorso della maturazione. Questo dato risulta particolarmente interessante per uve destinate alla produzione di base spumante, dove l’acidità è un importante parametro per definire la qualità dei mosti.